In occasione della festa di San Valentino vi proponiamo una visita alle meravigliose e suggestive Grotte di Pertosa.
Situate nel massiccio dei Monti Alburni, tra i comuni di Pertosa, Auletta e Polla, le Grotte di Pertosa-Auletta si sviluppano a 263 metri sotto il livello del mare e seguono la riva sinistra del fiume Tanagro, principale affluente di sinistra del Sele.
Accolgono visitatori dal 1932 e presentano due particolarità: sono le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro; e le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C
Le Grotte di Pertosa distano circa 1 ora e 30 minuti dall’Hotel Calanca.
Con le guide, la visita alle grotte, turisticamente attrezzate (percorsi segnati e comodi) ed illuminate, si trasforma in una piacevole avventura.
Il fiume offre un'affascinante ed inconsueto viaggio in barca, immersi in un silenzio magico, interrotto soltanto dal fragore degli scrosci della cascata sotterranea
Affascinante è il «bacio» tra una stallatite e una stalagmite, una vera bellezza della natura che mostra l’unione tra due corpi.
«Si stima che da circa ventimila anni queste concrezioni crescano lentamente cercando di toccarsi», spiegano i gestori del profilo social delle Grotte, celebrando con un post l’evento. «Andranno a formare un unico corpo, che prenderà il nome di “colonna”».
«Questo fenomeno sta ad indicare che è una grotta viva, in continua evoluzione». In ventimila anni, «le gocce d’acqua, scandendo il tempo, hanno dato vita prima a piccole cannule per arrivare ad oggi a vere e proprie concrezioni calcaree». La loro crescita, influenzata da fattori ambientali (temperatura, umidità, circolazione d’aria, e tanti altri), «continua così come rapporto d’amore solido, e presto andranno ad unirsi in un unico corpo che prenderà il nome di colonna.
Le stalattiti (dal greco stalaktites che significa «gocciolante») e le stalagmiti (dal greco stalagma, «goccia) sono formazioni minerali prodotte dall’accumularsi nel tempo del carbonato di calcio depositato dalle acque sotterranee. Le prime si formano dal «soffitto» e si estendono verso il basso. Le seconde seguono un percorso inverso: risalgono dal pavimento di una grotta soggetta a fenomeni di carsismo. La formazione delle grandi stalattiti richiede tempi lunghissimi, dell'ordine anche di migliaia di anni.
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